Il capobarca AIVA, il valore aggiunto della nostra Associazione
- Giancarlo Tunesi

- 25 set
- Tempo di lettura: 2 min

Cari amici, in questo ultimo periodo la nostra Associazione ha raggiunto molti degli obiettivi che si era posta, non ultimo a livello istituzionale, come sapete, l’acquisizione della personalità giuridica.
Ma altri successi hanno arricchito le due ultime stagioni associative.
Le navigazioni proposte, specie quelle dei mari del nord Europa, hanno avuto un grande apprezzamento e hanno davvero soddisfatto le aspettative dei nostri Soci. Tutto ciò è stato possibile grazie al contributo fondamentale di chi ha prestato la propria opera come Capobarca mettendo a disposizione competenza, passione e senso di appartenenza.
Da qualche tempo (anche grazie ai perimetri di navigazione alquanto interessanti e insoliti che proponiamo come AIVA CVC!) tanti ottimi Capibarca, sia Istruttori CVC che più semplicemente Soci molto esperti, si sono avvicinati alla Associazione e hanno trovato soddisfazione nel condurre le nostre barche e i nostri equipaggi in mari non sempre facili, ma forse per questo più attraenti.
Il nostro gruppo Capibarca si è quindi ampliato e il livello medio sia qualitativo che di esperienza si è molto elevato.
Le nostre navigazioni sono la degna prosecuzione dei corsi della nostra scuola, il “doposcuola” dove si mette in pratica l’esperienza dei corsi direttamente nella vita vissuta in mare. E spesso il circuito funziona anche al contrario: partecipanti che non sono mai stati a Caprera trovano spunto dalla esperienza in mare con AIVA CVC per motivarsi a conoscere il Centro Velico e iscriversi a un corso. D’altra parte in navigazione non si fa che parlare di quello…
Tutto parte comunque dalla voglia di trasmettere questa passionaccia, in primis dai nostri Capibarca, che in questa occasione mi fa molto piacere ringraziare pubblicamente.
Ci vediamo per le prossime navigazioni: a novembre le Eolie senza dimenticare l’evento clou del 2025: il 3° Rally Velico d’Autunno!
A presto

"Il mare non è fiume che sa il viaggio, è acqua selvatica, di sotto è vuoto scatenato e precipizio." (Erri De Luca)





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