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18 agosto 2022

Aggiornamento: 12 feb 2023

Cronaca meteomarina

nella foto: anche il Trimarano Maserati Multi70 di Giovanni Soldini ha subìto gli effetti dell'evento meteo del 18 agosto 2022. Il giorno stesso il noto navigatore ha postato quanto segue: "Una violenta tromba d’aria ha investito questa mattina la zona del nostro cantiere, vicino a Marina di Carrara, provocando enormi danni. Il vento ha sollevato Maserati Multi70 facendola uscire dall’invaso e l’ha scagliata a terra a metri di distanza. ... Questi eventi meteorologici così violenti, che causano danni gravissimi, sono collegati alla temperatura elevata dell’acqua del Mediterraneo e sono sempre più frequenti. L'emergenza climatica è sotto gli occhi di tutti, per limitare le conseguenze dobbiamo agire ora."


Silvia Ferri, nata a Milano, è laureata in Economia e Commercio e in Psicologia e va per mare da quarant'anni. Istruttrice di vela dal 1974 e caprerina doc, Silvia ha fondato Skippervirtuale per dare supporto logistico, tecnico e meteorologico ai suoi studenti e amici e ha trasferito in quest'attività la sua esperienza professionale di docente, approfondendo in modo particolare i problemi legati alla didattica della meteorologia. Sull'argomento ha pubblicato diversi testi per la casa editrice Hoepli.

Silvia ha tenuto corsi di meteo marino anche per la nostra Associazione e ha gentilmente accolto il nostro invito a commentare l'evento meteo dello scorso 18 agosto.


Su quella giornata d’inferno è già stato detto praticamente tutto.

Un fenomeno così potente e così fuori dall’ordinario non era stato annunciato da nessuno nella sua reale gravità… però… se usiamo la “visione da elicottero”, possiamo vedere che molti segnali erano presenti: il mese di agosto era fin dall’inizio costellato da Avvisi per colpi di vento brevi ma violenti, spesso anche senza pioggia e molto localizzati e dalla quasi quotidiana presenza di forte instabilità dell’aria.


In più, il 4 agosto a Cala Coticcio – isola di Caprera - la temperatura dell’acqua è stata rilevata a 29° (https://www.galluraoggi.it/la-maddalena/caprera-cala-coticcio-mare-surriscaldamento-4-agosto-2022/). Cala Coticcio è sul lato esterno dell’Arcipelago, ha di fronte tutto il Tirreno e una temperatura simile era veramente preoccupante, come del resto quella dell’intero Mediterraneo: tutta quell’energia era come un serbatoio di dinamite pronta ad esplodere alla minima occasione, quindi la cautela e l’attenzione erano indispensabili.


Chi mi conosce sa che gestisco un Servizio di assistenza meteo per il diporto (skippervirtuale è il suo nome) e ho iniziato a mandare i primi segnali di allerta ai miei abbonati in zona già dal 14 o 15 agosto, riuscendo a convincere tutti a stare lontani dalla Corsica occidentale.


Il 17 agosto alle 15.58 l’Aeronautica ha emesso il seguente Avviso:

PREVISIONE DI FENOMENI INTENSI EMESSA ALLE ORE 12:00/UTC DEL 17/08/22 PERSISTONO TEMPERATURE ELEVATE CON VALORI MASSIMI ANCHE OLTRE 38°C:

-PER LE PROSSIME 6 ORE SULLA SARDEGNA;

-PER LE PROSSIME 24-30 ORE SULLA SICILIA.

IN CONSIDERAZIONE DELL'ARRIVO DELL' INTENSA PERTURBAZIONE CICLONICA NOMINATA DAL CNMCA*1 “DIANA” SI PREVEDONO PER LE PROSSIME 24-36 ORE:

TEMPORALI INTENSI SU LIGURIA, PIEMONTE, VALLE D'AOSTA E LOMBARDIA.

DALLE 00UTC DI DOMANI, GIOVEDI'18 AGOSTO 2022, E PER LE SUCCESSIVE 24-36 ORE SI PREVEDONO:

TEMPORALI INTENSI SU TOSCANA SETTENTRIONALE E SETTORE OVEST DELL'EMILIA-ROMAGNA E CHE SI ESTENDERANNO DAL PRIMO MATTINO ANCHE ………………..

I SOPRAMMENZIONATI FENOMENI TEMPORALESCHI SARANNO ACCOMPAGNATI DA LOCALI GRANDINATE, FREQUENTE ATTIVITA' ELETTRICA E FORTI RAFFICHE DI VENTO.

C.N.M.C.A. (ndr: Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aeronautica)


Ovvio che l’Aeronautica non parli della Corsica, ma solo delle regioni italiane, però diversi segnali c’erano (Liguria, Toscana settentrionale: la Corsica sta in mezzo). Anche altre fonti ne mandavano:

Previsione temporali (fonte: Pretemp.it) emessa martedì 16 alle 16.30 UTC per la giornata di mercoledì 17 agosto: la Corsica non è ancora coinvolta in un alto livello di pericolosità, ma le cose cambiano il giorno dopo, quando l’ ”intensa perturbazione ciclonica Diana” si avvicina:

Previsione di temporali emessa mercoledì 17 agosto alle 16.00 UTC e valida per il 18 agosto dalle 00.00 alle 24.00 UTC; livello di pericolosità 3 su max 4. E inoltre:

Carta sinottica del KNMI (Istituto Meteorologico Reale dei Paesi Bassi): carta di Analisi per le ore 00.00 UTC del 18 agosto. “Diana” non appare in tutta la sua potenza, però il nucleo della bassa pressione è proprio a ridosso del lato ovest delle Bocche e il Fronte caldo sta sulla Corsica settentrionale, al seguito dell’occlusione. La disposizione dei fronti rende evidente la rotazione antioraria tipica delle zone cicloniche.


Circa alla stessa ora (23.00 UTC del 17 agosto), Blitzortung presenta il germe del "mostro” in avvicinamento da ovest (la linea di instabilità sulla carta sinottica):

Dopo sole 5 ore (18 agosto 04.00 UTC) Blitzortung fotografa questa evoluzione:


Il resto lo sappiamo. Dunque occorre far tesoro di questa esperienza infernale e rifarsi alla già citata “visione da elicottero”. Cosa significa?

Significa che ci sono alcune regole da seguire se si vuole navigare in sicurezza, ricordando che la meteo è uno degli elementi principali da rispettare e da seguire. Le regole sono sempre le stesse:

  • La prima, imprescindibile anche se forse un po’ faticosa, è non accontentarsi MAI dei dati di una sola fonte, ma consultarne e confrontarne diverse.

Le altre sono ugualmente importanti:

  • Monitoraggio costante dell’evoluzione, in anticipo e poi più volte al giorno, soprattutto in periodi “ballerini”; - allargare il campo di visuale, guardando soprattutto cosa accade a ovest della nostra zona di navigazione (alle nostre latitudini e nel Mediterraneo centro-occidentale la circolazione dell’aria arriva da lì, portandoci tutto il suo corredo di fenomeni).

  • Procedere con metodo, iniziando da una visione allargata (le carte sinottiche) e poi restringendo il campo, sia sul piano spaziale che su quello temporale (oggi!).

  • Saper distinguere i macro-fenomeni legati a perturbazioni strutturate (che da noi non sono tipiche dell’estate perché difficilmente entrano in Mediterraneo) dai fenomeni più locali (per esempio dalle “semplici” aree di instabilità).

Sopra tutte le regole resta quella del confronto tra molte fonti, senza cedere alla fascinazione della bella grafica quale caratteristica preferenziale. Come dice il proverbio, l’abito non fa il monaco e spesso una grafica facile e ben leggibile non è accompagnata da un’uguale qualità e affidabilità dei contenuti.


Insomma… occorre faticare un po’, ma poi i risultati ci premiano! Buon Vento a tutti.


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